Conoscere i propri diritti: il cellulare all’estero
Spesso ci troviamo ad affrontare situazioni in cui non sappiamo come muoverci ma, fortunatamente, esistono associazioni come Federconsumatori che possono, non solo aiutarci in quel determinato momento, ma anche fornire delle informazioni che aiutano a prevenite le problematiche. Visto che la conoscenza è un diritto/dovere, in questa pagina cercheremo di inserire sempre qualche argomento nuovo che vi aiuterà ad affrontare eventuali situazioni nel migliore dei modi.
Oggi parliamo del Roaming sempre pronto a svuotare il credito. Quando si parte per una vacanza all’estero è bene valutare attentamente le tariffe di telefonia mobile e, in particolare, il traffico dati. Le trappole “svuota credito” infatti arrivano proprio dal traffico dati. Prima dell’eliminazione del roaming, si faceva attenzione a controllare che il blocco di traffico dati fosse operativo, ma oggi che il cittadino pensa che il traffico sia libero, non fa più caso a questi particolari, ma sbaglia. Qui di seguito vi forniamo alcuni elementi a cui fare molta attenzione:
- Alcune persone non sanno che quando ci si trova in alto mare su navi da crociera o traghetti, si utilizzano i collegamenti satellitari che sono particolarmente costosi (le cifre possono arrivare anche a 3 euro al minuto!). Per ritrovarsi senza credito basta un attimo poiché i cellulari continuano a scaricare dati e aggiornamenti. Quindi meglio bloccare il traffico dati. La compagnia telefonica, comunque, è obbligata ad informare l’utente sulle tariffe applicate e se non si ricevono comunicazioni si può richiedere il rimborso dell’addebito.
- Altro caso riguarda la cifra utilizzata per internet che, in caso superi i 50 euro, deve scattare il blocco della rete per legge. Se il blocco non avviene è possibile richiedere il rimborso della quota che supera i 50 euro!
- Se ci si trova in paesi extra Ue (Albania, Montenegro, San Marino, Svizzera) bisogna sapere che il Roaming non è stato abolito quindi, per evitare brutte esperienze, è bene valutare i costi che vengono applicati. Anche in questo caso le compagnie dovrebbero inviare, appena passato il confine, tutte le tariffe applicate. In caso non avvenga è possibile fare un reclamo.
Se, nonostante tutte le precauzioni doveste incappare in qualche problema potete rivolgervi agli sportelli di associazioni per la diversa dei consumatori in modo da poter essere assistiti nella richiesta dei rimborsi.