La maternità surrogata nel mondo: tra legislazioni diverse e problemi etici
La maternità surrogata è un fenomeno che sta diventando sempre più diffuso nel mondo; tuttavia, solleva numerose questioni di carattere legale ed etico. In molti paesi, infatti, la pratica della surrogazione è ancora oggetto di dibattito e la legislazione varia notevolmente da un luogo all’altro.
In questo articolo, esamineremo alcune delle diverse legislazioni per chi vuole rivolgersi ad una madre surrogata e i problemi etici che emergono da questa pratica.
La legislazione sulla maternità surrogata in diversi paesi
Molti paesi hanno leggi che regolano la maternità surrogata, sebbene ci siano notevoli differenze tra loro. Ad esempio, in alcuni paesi come il Regno Unito e la Francia, è consentita solo la surrogazione altruistica, mentre in altri paesi come l’India e l’Ucraina, è consentita la surrogazione commerciale.
Negli Stati Uniti, la legislazione varia tra gli stati. Ad esempio, in California, la surrogazione commerciale è legale e regolamentata, ma in altri stati come New York e Michigan, è vietata.
In Italia la legge sulla maternità surrogata è un tema di grande dibattito e controversia. La maternità surrogata, o “utero in affitto”, è un processo in cui una donna accetta di portare avanti una gravidanza per conto di un’altra coppia o persona, al fine di consegnare il neonato alla nascita.
Attualmente in Italia, la maternità surrogata è vietata dalla legge 40 del 2004, che prevede sanzioni penali e amministrative per coloro che la praticano.
In questo contesto, si sono sviluppati anche atteggiamenti diversi nei confronti della maternità surrogata, a seconda delle convinzioni religiose o culturali della comunità.
I problemi etici associati alla maternità surrogata
Uno dei principali problemi etici è la questione della commercializzazione dei corpi delle donne. Nel contesto della maternità surrogata, le donne forniscano i loro corpi per portare a termine un bambino per un’altra persona o coppia.
Tuttavia, i costi associati allo sviluppo di un bambino, come gli esami medici, la nutrizione e la salute generale, possono essere molto elevati. Questo ha portato molti a cercare di guadagnare denaro sfruttando i propri corpi. Da questo punto di vista, la maternità surrogata diventa una questione di sfruttamento delle donne più povere.
Un altro problema etico è rappresentato dal fatto che il bambino che nasce in queste condizioni, viene visto come un prodotto, piuttosto che come una persona.
L’interesse del bambino diventa secondario rispetto alle esigenze dei genitori biologici. Inoltre, i processi legali che circondano la maternità surrogata potrebbero mettere in pericolo il bambino, che rischia di essere separato dalla madre surrogata.
Ci sono anche alcune preoccupazioni in merito alla salute psicologica della madre surrogata. Potrebbe sentirsi tradita dal fatto che il suo bambino è stato consegnato a persone sconosciute e poi svanire dal suo campo visuale. Inoltre, l’impatto psicologico sull’infante potrebbe essere pesante, soprattutto nel momento in cui diventa consapevole dell’origine della sua nascita e dell’assenza della madre surrogata.
Conclusioni
In conclusione, la maternità surrogata è un fenomeno complesso e controverso che solleva molte questioni di natura legale ed etica. La legislazione varia considerevolmente da un paese all’altro e c’è ancora molta disinformazione e preoccupazione in merito alla pratica della surrogazione.
In ogni caso, è importante affrontare questi problemi con sensibilità e al contempo creare leggi che tutelino sia i genitori commissionari che le donne surrogati.