Pirelli, prova su pista e su strada: Diablo Rosso IV
Tante novità tecniche caratterizzano il nuovo pneumatico della Pirelli. Hanno migliorato, per ogni tipo di situazione, il feeling tra il grip ed il pilota. Su due fattori hanno lavorato, sulla soluzione bimescola e sul profilo dell’anteriore.
Quest’ultimo riesce a rende la moto più agile e veloce all’ingresso di curva. Prima prova all’autodromo di Pergusa vediamo come questa IV generazione va in pista. Per gli amanti dello sport si consiglia il sito melbet dentro al quale vi potete sbizzarrire a giocare e scommettere.
Per un motociclista una delle scelte più importanti per il risultato della gara è proprio quella relativa alle gomme. Da una parte parlare di gomma significa parlare di sicurezza in gara, ma non dobbiamo dimenticare come essa agisce sul comportamento della motocicletta.
La gomma deve sempre creare con il pilota un feeling e per questo deve essere di qualità la copertura così da poter soddisfare qualsiasi necessità da parte di chi guida. La gamma Diablo Rosso della Pirelli da ben 13 anni è leader nel settore.
Diablo Rosso è una gomma dedicata a chi utilizza la moto tutti i giorni. Ottima gomma sia sul bagnato che sull’asciutto. Quest’anno fa il suo esordio la quarta generazione che come sempre tiene conto nelle corse un ottimo bilanciamento su tutte le moto.
L’azienda milanese ha evoluto la prestazione e questo pneumatico si adatta a largo spettro spaziando dalle supersportive alle crossover.
Caratteristiche tecniche
Sul circuito di Pergusa sono state testate per verificare il comportamento sia in pista che su strada. Subito a prima vista si nota la novità degli intagli sul battistrada. Il disegno è sempre quello dei fulmini ma il loro orientamento segue le onde di usura.
In questo modo il consumo risulterà più omogeneo e sui rettilinei c’è un’ottima evacuazione dell’acqua. Se lo paragoniamo al precedente si può osservare che il disegno del battistrada anteriore è stato migliorato. Si è ridotto il rapporto che c’era del 30% tra vuoti e pieni in modo da ottenere un pneumatico che superi i trentacinque gradi di angolo di piega ed essere più slick.
Profilo e struttura
Nel posteriore, per assicurare un’usura di regolarità migliore, questo rapporto nella zona centrale è diminuito. La struttura di entrambi i pneumatici, rispetto al Diablo Rosso III, utilizza corde in Rayon più rigide ma distribuite con minore fittezza.
In questo modo c’è più spazio alla mescola di gommatura e sicuramente si migliora la precisione di guida ed il feeling. Fino ad ora si è parlato di misure che vanno fino a 190/50 ZR17. Per le misure posteriori superiori a 190/55 ZR17 troviamo una struttura in Lyoncell a tre filamenti. Questa struttura deriva dal mondiale Superbike ed ha una deformazione di molto inferiore per poter sostenere dei livelli di potenza che superano i 200 Cv.
I profili multi raggio derivano dal racing, al centro hanno una curvatura più accentuata in modo da ottenere in piega una discesa migliore. Per quanto riguarda il contatto a terra e per aumentare l’area risulta più tonda ai lati.
Trimescola per il posteriore
Ci troviamo davanti ad una novità per il Diablo Rosso ed è la presenza di bimescola all’anteriore. Nella parte centrale c’è presenza di mescola più dura che contiene un grado elevato di silicio. Questa mescola occupa il 50% della parte del profilo.
In piega se si superano i 35 gradi le fasce laterali presentano una mescola più morbida che permette il miglioramento del grip anche a temperature basse. Per la ruota posteriore i tecnici hanno effettuato delle scelte diverse a seconda della misura.
Bimescola per misure che arrivano fino a 190/50 ZR17, tre mescole differenti per le misure oltre questo valore. In questo caso il battistrada è diviso in cinque zone: una mescola centrale ad alto contenuto di silice e più dura che permette un ottimo grip sul bagnato e omogeneità di usura.
L’angolo intermedio di piega è coperto da una seconda mescola. La Full Silica che si adegua alla guida su superfice asciutta o bagnata. Per la mescola alle spalle si è utilizzato 100% Carbon Black che deriva dalle competizioni endurance.